Tango “nuevo” o “viejo” è un concetto che non trova riscontro in ambito musicale esiste più semplicemente il tango ed il non tango.. come pure nel ballo dove, pur riconoscendo la scelta stilistica personale del ballerino, nella realtà esistono due stili: “Tango ballato bene” e “Tango ballato male”
Personalmente credo che il nuovo e la sperimentazione servano per transitare verso la maturità (sia nella vita che nel tango).
Definire le arti insite nella parola tango non è facile. Volerle rinchiuderle poi tra il nuovo ed il vecchio è un inutile esercizio di stile.
Diciamo che, quello che ieri era nuovo oggi non lo è più…!
Nuovo o vecchio è un concetto che si lega al tempo... ma la musica non ragiona sulla nostra scala temporale…
Il primo DJ del tango Felix Picherna, guardando il passare della vita e del tempo, mi diceva spesso mentre si sistemava le cassette ed ascoltava ogni genere di musica… “Vedremo Giovanni… quali tra questi brani attraverserà il tempo”… poi ritornava sempre a Gardel a Troilo a Chopin ed ai grandi classici… Quindi tango “nuevo” non esiste perché è già vecchio! esiste solo il Tango!
LA MUSICA
Come al solito nel tango prima arriva la musica, quindi vorrei analizzare brevemente il “nuevo” dal punto di vista musicale.
Negli anni 30 Donato era già un innovatore per l’epoca poi Di sarli, Pugliese, Piazzolla (Ohhh ma è tango?) poi contaminazioni Jazz, Rap, Tec… con i Gotan, Otros, ecc.. ma sempre presenti le sonorità e gli arrangiamenti del tango…
Quello che fa simpatia nelle milongas è che vedo confondere la musica leggera, classica o il flamenco con il tango “nuevo” …
Un musicista può essere bravissimo a suonare uno spartito di tango ma non riuscire a trasformarlo in tango… quest’ultimo è formato da sonorità ed arrangiamenti tipici..
Faccio una piccola digressione per i T-DJ: non è possibile confondere musica leggera, classica, flamenco, con il tango e chiamarla “tango nuevo”… Se mancano gli elementi dell’orchestra tipica di tango, manca il tango… è per questo che Piazzolla è tango perché usa strumenti e sonorità tanguere.
IL BALLO
Altro discorso il fatto di trasformare in movimento qualunque tipo di musica con gli strumenti dinamici forniti dal tango…
il tango è formato da passi avanti indietro e laterali, in asse e fuori asse… ma sempre passi..! Modularli allungarli accorciarli sincoparli, contrarli, spetta all’interpretazione musicale del ballerino CHE ASCOLTA all’interno dell’improvvisazione.
Cari ballerini/e dovete essere consapevoli che quando il DJ vi mette musica leggera, classica o flamenco in milonga non state ballando tango ma state usando i passi che avete appreso nel tango… sono due cose diverse anche se “credete” o vi hanno detto che state ballando “tango nuevo o contemporaneo” questo non esiste.
Giovanni Bovolenta