Parlare oggi del tango in Israele sembra fuori dal tempo ed anacronistico, ci sono stato per insegnare il tango poco prima del COVID-19 era novembre 2019 passando da Tel Aviv ho alloggiato nel vecchio quartiere di Jaffa (dove sbarcavano i crociati) a Gerusalemme invece ospite di amici che conoscevo nei miei precedenti viaggi per milongas… Tel Aviv è una città giovane e viva, calda accogliente che ti cattura per la sua varietà di persone, paesaggi, profumi, cibo… La comunità di tangueri non è enorme (qualche centinaio) ma le persone sono rispettose ed attente alla cultura ed alla didattica. Gerusalemme invece trasuda storia da ogni parte, una storia enorme che affonda le sue radici all’origine dei tempi… non mi dilungo in questa sede nella descrizione di 5000 ed oltre anni di storia Città di molte religioni Cristiana con il Santo Sepolcro, Mussulmana con la grande spianata delle Moschee, Ebraica ed Ortodossa. Dico solo che è una città austera e sembra un portale che connette l’umanità a Dio in ogni sua forma.
Proprio pochi giorni fa ho sentito una mia amica carissima, la sua voce grave ma sempre dignitosa, mentre mi raccontava che si nascondeva per la notte dentro un rifugio antiaereo insieme ai suoi due figli 15 anni e 1 anno… cosa dire…!
La domanda che mi pongo oggi è:
Chissà se la mia generazione tonerà mai a ballare come prima? Tra quanti anni finiranno queste nuove “crociate? Chissà dove ci porteranno… Penso che le precedenti crociate sono iniziate nel 1095 e terminarono nel 1291 (quasi 200 anni)
Oggi purtroppo non tutti capiscono che la guerra è fatta dall’odio di popoli messi contro altri popoli spinti da dei “vecchi burocrati” che detengono un potere talmente forte che è in grado di soggiogare le menti… Questi NON combattono MAI… mandano a combattere la gioventù e la povera gente.
Chi soffre e muore sono sempre i giovani e la povera gente.
Mio figlio ha 10 anni e ad oggi non potrà vedere quello che ho visto io quando il mondo era in pace.
La guerra non dovrebbe esistere. Uccidere persone perché qualcuno ti ha dato un ordine e ti ha detto che quelli sono “cattivi” è una cosa gravissima per te che ricevi questi ordini… i vertici del comando dovrebbero ribellarsi, ma non tutti lo fanno, chi uccide in guerra non conosce quasi mai direttamente la vittima,
Provate a pensare… se questi due “guerrieri” si potessero conoscere prima di volersi uccidere a vicenda… La guerra potrebbe finire in quanto la vita prevale se puoi scegliere tra la vita e la morte.
Esempi ce ne sono tanti… Più siete vicini alla vittima e più diventa difficile uccidere… la vicinanza in guerra spaventa molto di più rispetto alla lontananza… una morte inferta con un coltello è molto più drammatica e faticosa rispetto ad una fatta a lunga distanza con una pistola … più ti allontani, meno conosci e meno senti il senso di colpa… uccidere con un missile sembra quasi un videogiochi… I risultati però sono devastanti.
Torniamo al Tango… quella forma d’arte che unisce ed avvicina i popoli e non li divide, quella cosa che permette di conoscerci profondamente (più sei vicino più conosci l’altro scegliendo la vita e tralasciando la guerra). Con il tango puoi vedere cittadini Israeliani e Palestinesi, Russi ed Ucraini abbracciarsi come io e mio figlio abbiamo visto a Cipro nel giugno 2023.
Non è possibile scordare l’abbraccio di amici ed amiche da una parte e dall’altra delle “cortine” sembrano ormai altri tempi, oggi sembra che i popoli vogliano sempre più dividersi ed allontanarsi mossi da dinamiche comunicative perverse.
Giovanni Bovolenta