Ma lo sapevate che D’arienzo prima di diventare el Rey del Compas… era un musicista (violinista) ma non proprio talentuoso ed era soprannominato el gris.. (il grigio)… e suonava nell’orchestra della Paramount che accompagnavano i film dell’epoca… quando ancora non c’era il sonoro in molte sale..
Poi… dopo il tragico incidente aereo di Gardel nel 1935 il tango aveva bisogno di una “svegliata” e D’arienzo fù l’uomo giusto al momento giusto… aveva capito di cosa avevano bisogno in quel momento i ballerini di tango e fondò la sua prima orchestra tipica introducendo guarda caso un già famoso pianista che suonava proprio con Gardel che si chiamava Rodolfo Biagi…!!!
D’arienzo divenne ben presto il più celebre portavoce di quel movimento “il D’arienzismo” nella piena decade de oro del tango… “costringendo” quasi tutte le orchestre evoluzionisti compresi (da di sarli a Pugliese ecc.. ad uniformarsi a quello stile, se volevano vendere i loro dischi…
Con il tempo comunque le grandi personalità musicali svilupparono la loro potenza… trasformando quei fraseggi quasi matematici di d’arienzo in movimenti molto evoluti…
pur avendo anch’esso una evoluzione d’arienzo mantiene fede al suo stile fino agli anni settanta scegliendo non a caso pianisti di grande spessore Rodolfo Biagi, Juancito Díaz, César Zagnoli, Juan Polito e Fulvio Salamanca che fondarono a loro volta storiche orchestre tipiche vedi Rodolfo Biagi, Salamanca ecc… Ebbe bandoneonisti come Héctor Varela, Enrique Alessio, Ernesto Franco e Carlos Lázari, violisti come Cayetano Puglisi, Bernardo Weber, Mauricio Mise e Milo Dojman. Molti cantanti passarono sotto la sua direzione: Alberto Echagüe, Armando Laborde, Carlos Dante, Francisco Fiorentino, Héctor Mauré, Mario Bustos e Jorge Valdéz tra i tanti. Come compositore D’Arienzo firmò 43 composizioni, tra le quali si segnalano “El vino triste”, “Paciencia”, “Bien pulenta”*, “Chirusa” e “Bailate un tango Ricardo”. Juan D’Arienzo morì a Buenos Aires il 14 gennaio 1976.
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Una curiosità sul tango “Bien pulenta”
* Il “Bien pulenta” … solo dal titolo si possono immaginare le origini di questo tango… i significati però cambiano da una parte all’altra dell’oceano… mentre in veneto essere un “polentone” è inteso in senso quasi dispregiativo e significa essere un sempliciotto una persona di poca cultura… in argentina “ser pulenta” (essere polentone) significava essere una persona integerrima, una persona che non si potrà mai corrompere dalla malavita, ed una persona rispettabile.
Giovanni Bovolenta e Fabrizio Mocata