Josè Maria Contursi è uno dei più importanti Poeti del tango della decade del ’40 figlio di Pasqual Contursi, grande poeta anch’esso e primo ad essere cantato da Carlos Gardel con il tango “Mi noche triste” nel 1917 al Teatro Empire.
I suoi testi approfondiscono un linguaggio raffinato che evoca la malinconia ed il romanticismo in un linea sentimentale. I suoi testi hanno segnato il genere della decade del ’40.
Si passa dalle tematiche dove la donna fugge dalla realtà operaia o rurale attratta dalle luci della città per cercare fortuna che spesso non trovava… all’amore proibito, mancato, fallito, dove l’uomo piangere per amore.
Meglio conosciuto con il soprannome di “katunga”, è nato il 31 ottobre 1911. nel 1940 ricoprì per due periodi l’incarico di segretario della SADAIC (la nostra SIAE), assumendo la rappresentanza dell’ente nei congressi internazionali, incarichi tenuto in linea di successione, seguito da Homero Manzi e Cátulo Castillo.
Dal 1933 al 1938 lavorò come annunciatore e narratore a Radio Stentor e lavorò come cronista cinematografico in diversi ambiti giornalistici.
Per molti è stato il più grande poeta sentimentale del tango. Le sue argomentazioni approfondiscono la nostalgia che nel suo contenuto letterale lo rende protagonista di, “Toda mi vida”, “Angustia”, “In esta tarde Gris”, tra gli altri classici degni di nota che hanno accentuato il risveglio della poetica nei tanghi.
In una lettera, José María scrive al dottor Luis Sierra (ricercatore di tango e avvocato della SADAIC):
“Mesi dopo la morte di mio padre, ho incontrato Carlos Gardel una notte al negozio di dolciumi “Las Violetas”, tra Rivadavia e Medrano. Era mezzanotte passata e lui tornava da uno spettacolo al cinema Rio de la Plata. Era seduto con il suo agente Defino. Quando mi vide, mi invitò al suo tavolo e dopo avermi chiesto come andavano le cose, disse: -Povero vecchio…! Sai… che con lui eravamo amici della milonga -, e mi raccontò il seguente aneddoto, che è quello che interessa e porta alla questione – Erano passati alcuni anni dall’ultima volta che vedevo Pascual, che aveva affezionarsi a Montevideo. Un bel giorno il tuo vecchio si presentò a Buenos Aires e venne a trovarmi, mi chiese la viola e mi disse: “Ti faccio ascoltare un tango… un tango? gli chiesi sorpreso. -Sì, rispose, è di un ragazzo uruguaiano che me l’ha regalata al “Royal”, mi è piaciuta così tanto che l’ho imparata subito.- Quando l’ho cantata davanti ai miei amici erano entusiasti, ma io non osava cantarla in pubblico. Finché non me ne sono andato con un po’ di timore ma con il successo che sapete…! “Ho appena scoperto che Pascual era l’autore…!”
Katunga ricordava sempre le visite di Gardel a casa sua quando lui e la sua famiglia vivevano al 2051 di Lavalle Street [1] .
2. GRICEL – ERA LA SUA MUSA
“La storia d’amore che trascende il tempo”
La travagliata storia d’amore del poeta Jose Maria Contursi
Susana Gricel Viganò nacque a B.Aires nel 1920. Nel 1935, ricevette un invito dalla famosa cantante Nelly Omar a far visita, alla sede di Radio Stentor. Qui le fu presentato Jose Maria Contursi.
Gricel era davvero bellissima, occhi azzurri (o come il “verdemare”) e capelli biondissimi. Katunga, come veniva soprannominato Contursi, se ne innamorò appena la vide, sebbene fosse sposato, sebbene avesse 9 anni più di lei e sebbene abitassero a 800 km di distanza (lui a B.Aires, lei a Capilla Del Monte).
Nonostante tutto i due cominciarono a scriversi lettere appassionate e diedero inizio una storia d’amore a distanza. Circa tre anni dopo, i medici diagnosticarono a Contursi una febbre intestinale e gli consigliarono l’aria di montagna. Contursi, ebbe il pretesto per potersi allontanare dalla moglie e dal figlio. E in che località si diresse? A Capilla Del Monte, ovviamente,
I due giovani trascorsero giorni di intensa felicità che purtroppo non durò tanto… la moglie di Contursi, venne a sapere della tresca e insisteva che il marito tornasse a casa, da lei e dal figlio.. quando le sue condizioni di salute migliorarono egli non poté più sottrarsi alle insistenze della moglie e a malincuore, decise di tornare a B.Aires. Gricel era disperata, non faceva che piangere e non di meno Contursi che le scriveva lettere piene di dolore pregandola di non dimenticarlo. Fra il 37 ed il 42 tornò almeno due volte da lei, ma dopo l’ultima visita decise di troncare definitivamente con quella passione divoratrice che aveva trasformato la sua vita in un inferno di dolore e di alcol. Infatti Contursi aveva cominciato a bere pesantemente cercando consolazione al suo tormento. Il tango Gricel è esattamente di questo periodo, oltre ai seguenti.
En esta tarde gris, En esta tarde gris
Anibal Troilo / F. Fiorentino Anibal Troilo / R. Goyeneche (Polaco)
Quiero verte una vez mas, Quiero verte una vez mas
Rodolfo Biagi Juan D’arienzo
Charlò Pugliese Chanel
Troilo + Fiorentino Troilo + Polaco
Cristal, Cristal Cristal Cristal
Troilo + Alberto Marino F. Canaro + Carlos Roldan Polaco Vinicio Capossela
Troilo + Fiorentino Miguel Calò + Raul Iriante
tutti i suoi tanghi più famosi sono di questo periodo, testi in cui il poeta esprime la sua sofferenza dovuta prima alla lontananza e poi al distacco dalla sua amata.
Nessun poeta del tango ha cantato l’amore come lo ha fatto Contursi perché nonostante avesse un enorme successo con le donne, lui ne amò solo una, quella che non poteva avere.
Nel 1955 Katunga rimase vedovo. Non vedeva Gricel da 13 anni, che nel frattempo si era sposata Tuttavia il marito la tradiva da tempo con Vilma Rabez, anche lei sposata. Un giorno il marito di Vilma sparò un colpo di pistola dritto ai polmoni del marito di Gricel… La faccenda insomma era piuttosto pesante e Gricel decise di lasciare il marito, che probabilmente non aveva nemmeno mai amato. Nel 1962 Ciriaco Ortiz, un bandoneonista che fu amico di tutte le grandi figure del tango, andò a Capilla del Monte e diede a Gricel la notizia della vedovanza di Contursi… così la donna andò a B. Aires a cercarlo. I due si ritrovarono scoprendo di amarsi ancora come il primo giorno.
Contursi lasciò subito l’alcool. Il 16 agosto 1967 si sposarono, Lui aveva 56 anni, lei 47. Ancora una volta però la loro felicità durò poco, triste beffa del destino.. neanche cinque anni dopo Contursi morì. Gricel sopravvisse per ben 22 anni, morendo nel 94.. ma c’è un tango che perpetuerà in eterno il loro grande amore: Gricel
TESTO GRISEL
GRICIEL
Compositore: Mariano Mores
Letra: J. M. Contursi
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TESTO
No debí pensar jamás
en lograr tu corazón
y sin embargo te busqué
hasta que un día te encontré
y con mis besos te aturdí
sin importarme que eras buena…
Tu ilusión fue de cristal,
se rompió cuando partí
pues nunca, nunca más volví…
¡Qué amarga fue tu pena!
No te olvides de mí,
de tu Gricel,
me dijiste al besar
el Cristo aquel
y hoy que vivo enloquecido
porque no te olvidé
ni te acuerdas de mí…
¡Gricel! ¡Gricel!
Me faltó después tu voz
y el calor de tu mirar
y como un loco te busqué
pero ya nunca te encontré
y en otros besos me aturdí…
¡Mi vida toda fue un engaño!
¿Qué será, Gricel, de mí?
Se cumplió la ley de Dios
porque sus culpas ya pagó
quien te hizo tanto daño.
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TRADUZIONE
Non ho dovuto mai pensare
a conquistare il tuo cuore
eppure ti ho cercata
fino a che un giorno ti ho trovata
e con i mie baci ti ho stordita
e non mi importava se eri buona…
La tua illusione è stata di cristallo,
si è spezzata quando sono andato via
poiché non sono mai tornato…
Quanto fu amaro il tuo dolore!
Non dimenticarti di me,
della tua Gricel,
mi hai detto baciando
quel crocifisso.
E ora che vivo come un folle
perché non ti ho dimenticata
non ti ricordi di me…
Gricel! Gricel!
Poi mi mancò la tua voce
E il calore del tuo sguardo
e ti cercai come un pazzo
però mai ti incontrai
e altri baci mi stordirono…
tutta la mia vita fu un imbroglio
Che sarà di me Gricel
Si compì lalegge di Dio
Perché sto pagando le colpe
Che fecero tanto danno.
TODAMI VIDA (Tango 1940)
compositore: Anibal Troilo
Letra: Jose Maria Contursi
**********
TESTO:
Hoy, después de tanto tiempo
de no verte, de no hablarte,
ya cansado de buscarte
siempre… siempre…
Siento que me voy muriendo
por tu olvido lentamente
y en el frío de mi frente
tus besos no dejaras!
Se que mucho me has querido
tanto… tanto como yo!
Pero en cambio yo he sufrido
mucho… mucho mas que vos!
No se por que te perdí,
tampoco se cuando fue,
pero a tu lado deje
toda mi vida.
Y hoy que estas lejos de mi
y has conseguido olvidar,
soy un pasaje de tu vida…
nada mas!
Es tan poco lo que falta
para irme con la muerte…
Ya mis ojos no han de verte
nunca… nunca!
Y si un día por mi culpa
una lagrima vertiste,
porque tanto me quisiste
se que me perdonaras!
*************
TRADUZIONE:
Oggi, dopo tanto tempo
senza più vederti, né parlarti,
già stanco di cercarti
sempre… sempre…
Sento che sto morendo, lentamente,
perché mi hai dimenticato
e sulla mia fronte fredda
non lascerai più i tuoi baci!
So che mi hai amato molto
tanto… tanto come io ti ho amato!
Però in cambio io ho sofferto
molto… molto più di te!
Non so perché ti ho perduta,
neanche so quando fu,
però accanto a te ho lasciato
tutta la mia vita.
E oggi che sei lontana da me
e sei riuscita a dimenticare,
sono un passaggio della tua vita…
niente di più!
Mi manca così poco
per andare con la morte…
I miei occhi già non devono vederti
mai… mai!
E se un giorno per colpa mia
una lacrima hai versato,
perché mi hai amato tanto
so che mi perdonerai!
Traduzione: Carla De Benedictis