Fabrizio Mocata,
è un pianista siciliano approdato a Firenze per completare gli studi accademici e musicali.
Durante il conservatorio incontra la musica di Astor Piazzolla grazie alla quale si avvicina al Tango. Dopo alcune collaborazioni in Italia e in Europa sia con musicisti nostrani che provenienti dal Rio de La Plata, decide di andare a vedere cosa succede dall’altra parte dell’oceano.
Il ritrovare la nostra cultura, arrivata grazie alla immigrazione tra fine 800 e inizio 900, gli ha fatto capire qual è il sentimento forte e caratterizzante che ha fatto nascere il Tango: un incontro unico tra culture, melanconie e poesie differenti che si uniscono in un solo ancestrale lamento.
Parallelamente al Tango ha sempre seguito il suo percorso jazzistico esordendo con “Puccini Moods” (MM records) in trio con G. Scaglia e E. Fioravanti e seguendo con “Free The Opera!” (RAM records) insieme sempre a Scaglia e con alla batteria l’idolo
di gioventù Paul Wertico. Questi lavori sono stati importanti perché rileggendo pagine scritte da maestri come G. Puccini e G. Verdi ha potuto portare la sua ricerca in importanti festival in Italia e all’Estero. Nel 2010 pubblica “Magnificat” album in
cui arrangia per un organico misto (quartetto jazz più quartetto d’archi) brani dalla tradizione sacra. Sempre nel jazz incide a New York con grandi figure del jazz un CD di proprie composizioni intitolato “Letter from Manhattan” (Alfamusic 2015).
Tutte queste esperienze lo portano a essere un musicista libero che affronta la musica senza pregiudizi e preconcetti, sempre pronto a nuove sfide e sperimentazioni e comunque sempre pronto a mettersi in discussione.
Nel 2012 un altra sfida lo porta a riarrangiare le colonne sonore dei film di Buster Keaton per la Banda Municipal di
Granada esibendosi per il Gala del Retroback Film Festival come arrangiatore e solista. Nel tango arriva prima a Montevideo insieme al cantante R. Olivera, grazie al quale conosce J. Cobelli. W. Metediera, R, Jaurena, O. Del Grossi e tanti altri.
Un incontro molto importante in questo senso fu quello con il Maestro Atilio Stampone, che lo spinse, una volta conosciuta e rispettata la tradizione, a cercare l’innovazione nel Tango senza porsi limiti o barriere di nessun tipo. Altro momento importante è l’incontro con un altro grande personaggio che è il Tenore Fabio Armiliato, conosciuto a livello mondiale come uno dei massimi esponenti della Lirica italiana.
Da quest’ incontro e dall’ iniziativa di Armiliato nasce il progetto Recital CanTango che lega il belcanto Italiano e il Tango attraverso la “Tango Canción” di Carlos Gardel.
Gardel era ammiratore e ha conosciuto il Tenore Italiano Tito Schipa durante il suo soggiorno a Buenos Aries, nel quale ha cantato ma anche composto dei Tanghi.
Al repertorio di Gardel si aggiungono così i brani composti da Schipa arrangiati da Mocata in una chiave moderna e che sono stati per la prima volta incisi nuovamente con la voce di F. Armiliato dopo quasi 100 anni. Nel progetto discografico sono
presenti ospiti di grande livello e diversa estrazione stilistica come Daniela Dessì, Luis Bacalov, Ariel Ardit e Paul Wertico. Il progetto ha incluso importantissimi musicisti da Montevideo e Buenos Aires e anche un quintetto di archi italiano.
L’attività dal vivo, con le coreografie de Los Guardiola, ha portato lo spettacolo nei grandi teatri italiani oltre che al Maipo di Buenos Aires e la Sala Zitarrosa di Montevideo e recentemente al Royal Opera House di Muscat in allestimenti che
vanno dal Recital piano e Voce fino a quello cono orchestra sinfonica. Un altro incontro importantissimo è stato nel 2014, quando si è esibito come solista al Festival di Tango di Montevideo e ha incontrato una pianista di grandissima fama, la Maestra
colombiana Teresita Gomez. Grazie a lei ho potuto conoscere la realtà di Medellín, dove ho fatto diversi recital solistici e che è legata al tango anche per la tragica morte di Carlos Gardel. Un momento di grande intensità è stato quando nel 2016 sono stato
invitato a due pianoforti con la Maestra Gomez e le voci di Marcelo Tommasi e Carmen Usuga ad esibirmi nel Festival di Tango di Medellín, uno dei più importanti a livello mondiale che si svolge nell’aeroporto Olaya Herrera dove Gardel passò dalla
storia al mito. Importanti gli incontri con grandi cantanti come Raul Lavié, Sandra Luna, Martin Alvarado, Ana Karina Rossi, Marcelo Boccanera e Negro Falotico con ciascuno dei quali ho collaborato dal vivo e discograficamente e innumerevoli quelli
con musicisti di grande spessore. Altri incontri importanti sono stati con grandi ballerini con alcuni dei quali ho collaborato come Pablo Veron, Miguel Angel Zotto, Juan Carlos Copes, Sergio Cortazzo, Julio Balmaceda, Gaston Torelli. Ad Ottobre
2018, grazie all’invito di Tato Rebora, Diego Rivarola e F. Torné, ha partecipato a “La XI Cumbre Mundial del Tango” svoltasi a Melilla. A seguito del suo intervento solistico ho guadagnato l’invito a esibirsi nel Gala del 31° Festival di Tango di
Granada (Il Festival più antico d’Europa). Comincia il 2019 incidendo due dischi, uno a Buenos Aires con la Cantante Sandra
Luna e uno a Montevideo, dove insieme al violinista Argentino Fabian Bertero da’ vita al progetto “Cruzando Aguas” con i musicisti di Montevideo Julio Cobelli e Jorge Pi di prossima pubblicazione.
A Febbraio torna in Finlandia per esibirsi con Esko Valtaaoja, celeberrimo astronomo, con il quale già dal 2015 collabora nella creazione di spettacoli che uniscono il Jazz, il Tango e la divulgazione scientifica. A Marzo si esibisce nel gala del Festival di Tango di Granada, come solista e iniseme a Franco Luciani e Raul Chiocchio. Successivamente presenta “Puccini Moods” a Bucarest in trio con Gianmarco Saglia e Andrea Marcelli nella sala del Museo di Arte contemporanea
della Capitale Rumena. Ad Aprile è nuovamente a Buenos Aires dove pubblica Swango con Acqua Records e fa un concerto di presentazione presso l’Academia Nacional del Tango. Registra un nuovo disco con il cantante Marcelo Boccanera.
Tornato da Buenos Aires ha suonato come solista nel Festival di Tango di Valencia e ha presentato, insieme a Fabio Armiliato Recital CanTango nella stagione Onde Sonore. Tornerà a Varna sempre con Recital CanTango a Luglio nella stagione
sinfonica e poi a Dicembre presso il Teatro V. Bellini di Catania. Tra Luglio e Agosto lo aspettano diverse presentazioni del progetto Swango con ospiti di gran livello come Sandra Luna e Martin Alvarado. Ad Agosto la presentaione di “Cruzando
Aguas” con un concerto nel Festival Mundial di Tango di Buenos Aires.
L’Atipica Mocata
Tango Wine Orquesta
“SWANGO”
Fabrizio Mocata – piano, composizone e direzione
Nico Perrone / Nicholás Enrich – bandoneon
Javier Weintraub / Damián González Gantes – violino
Pablo Motta / Gerardo De Monaco – contrabbasso
Special guest
Pablo Veron
Paul Wertico
Sandra Luna
Registrat nel MTT Estudio _ Buenos Aires 26 e 27 Giugno 2018
Mix e mastering a cura di Ivan Pantarelli
Pubblicato da Acqua Records – Buenos Aires http://www.acqua-records.com/
Link Trailer https://www.youtube.com/watch?v=BynVZ6vSrfw
Link Spotify https://open.spotify.com/album/6jKXvL1PpWF5xtz7t2E3Yo
Il CD “SWANGO” (Acqua Records 2019) si colloca come una nuova tappa del percorso musicale di Mocata. Il nome del disco sintetizza la poetica del lavoro, che unisce lo Swing e il Tango e ricerca una sonorità che non lascia il Tango ma invece lo
arricchisce di elementi come l’improvvisazione e una pulsazione differente, capace di creare mondi ritmici nuovi sulla classica andatura del 2×4. Un elemento non affatto secondario è che il CD è stato pubblicato da Acqua Records, etichetta di primo livello
nel Tango di oggi, che per la prima volta pubblica un lavoro di un Italiano.
La ricerca si muove anche sul piano melodico e armonico, andando ad inserire sonorità che sembrano lontane ma che si fondono con naturalezza nel disegno compositivo di Fabrizio Mocata.
Il nome Swango è stato creato dal celebre ballerino Pablo Veron, che ha così definito lo stile di Mocata dopo averlo ascoltato suonare dal vivo, come lui stesso racconta nel disco.
L’orchestra invece si chiama L’Atipica Mocata / Tango Wine Orquesta. L’Atipica è una “orquesta” che presenta un organico con gli strumenti tradizionali del tango ma si apre a differenti formazioni e a contaminazioni stilistiche. Risulta atipico lo stile e la
proposta musicale, oltre che l’incursione di strumenti estranei al Tango. Tango Wine di Monsupello, rappresentata da Laura Boatti, è invece il brand che segue il progetto nella sua fase creativa e che rappresenta il legame tra tradizione e innovazione
sempre nel nome della qualità e della ricerca continua. Particolare menzione merita, a fronte di una ottima presa sonora di Damian Pollack e Gus Bodagorry, il lavoro scientifico e quasi da antico alchimista con cui Ivan Pantarelli riesce a miscelare e a valorizzare suoni e caratteri differenti in un sound unico, che svela all’orecchio più attento dettagli e sfumature nascoste di grande importanza.
Il disco si incentra sulle composizioni originali di F. Mocata, accanto alla rilettura di brani già conosciuti in una veste nuova e caratteristica.
Da sottolineare la bravura e la duttilità dei musicisti selezionati, senza dubbio tra i migliori della scena di oggi del Tango porteño.