L’abbraccio di Pablo Helman (Tratto dal suo libro)
Chi in abbraccio stretto, chi separato, chi segue la ronda, chi attraversa la pista anarchicamente come se fossero soli, chi è concentrato, chi è distratto, chi tiene il tempo, chi considera il tempo solo una situazione meteorologica, chi si ferma, chi va veloce, chi aspetta, chi corre, chi chiacchiera intorno alla pista, chi parla nella pista, chi racconta, chi ascolta, chi se ne frega, chi balla bene, chi si crede bravo, chi è bravo davvero, chi si ferma, chi corre, chi è educato, chi ti sorpassa, in poche parole: siamo in milonga.
Ci sono ballerini, eccelsi esecutori di passi che non trasmettono emozione, così come ci sono anziani che camminano lentamente e strisciano i piedi quasi a farsi sorreggere dall’abbraccio comune, e riescono tuttavia a commuovere. Ecco la differenza! il tango non è solo un ballo, è trepidazione, emotività, cultura, musica e poesia.
Sul palco si accomoda l’orchestra, parte la musica, i miei genitori si alzano e si perdono un abbraccio complice, ballano. Io li guardo e mi percorre una fitta, una sensazione che quella percezione del tango l’avevo già vissuta
Due volte alla settimana lezione, due o tre sere milonga. Dapprima ballavo solo con le compagne di corso, un poco per timidezza e tanto perché con un principiante generalmente le donne non ballano. Piano piano, con costanza e molta passione ho scalato posizioni, il mio passo, il mio abbraccio, la mia sicurezza miglioravano, e soprattutto cominciavo a ballare il mio tango, e come è giusto che sia, a volte piaceva e a volte no.
Ballo con una sconosciuta
Un abbraccio prima leggero, deve sentirsi comoda; e quando parte la musica le braccia si chiudono insieme ai suoi occhi e per gli attimi che può durare una canzone, ci abbandoniamo a una profonda intimità. E quando il tango finirà, la accompagnerò al punto di partenza, ci lasceremo forse per sempre e, in fondo, non ci siamo mai conosciuti.
Il tempo è passato, assieme a tanti chilometri di pista, prima che quella bionda dal passo leggero, dall’abbraccio abbandonato, perso, rilassato ma passionale, seduta lì in quell’angolo preciso, proprio di quel salone, rispondesse alla mia mirada. Però è successo, non me lo aspettavo o, meglio, l’ho sempre aspettato, e quella notte i suoi occhi chiari e grandi, sono rimasti socchiusi mentre i nostri corpi rimasti intrappolati nell’abbraccio hanno faticato a separarsi anche a musica finita…
La tanda era già finita ma noi non ce ne siamo accorti. Tardi, già notte fonda ci siamo scambiati un messaggio – Grazie a te ho ballato come mai prima…Un bivio nella vita, nel destino, nella casualità di un incontro, le strade che si incrociano, un abbraccio che trascende il tempo e i minuti di una tanda volano, e occupano ore, giorni…una intera vita. Tutta la magia che solo il tango è capace di dare.
Mentre mi avvicinavo a lei ho percepito anche i suoi battiti. Quando ci perdemmo nell’abbraccio i due cuori diventarono una sola e unisona voce che marcava il tempo di un tango.
Ma cosa è il tempo quando ti abbraccio in un tango? L’attimo di felicità, l’ansia di perderti, la certezza di una fine, la speranza di rivederti, ma soprattutto sapere che sempre ci sarà un’altra tanda per ricominciare a ballare in cerchio, direzione: vita.
ESTA NOCHE DE LUNA QUESTA NOTTE DI LUNA
Tango 1943
Música: José García / Graciano Gómez
Letra: Héctor Marcó
Avvicinati a me e ascolterai il mio cuore
battere felice come uno orologio stregato.
La notte è blu, invita a sognare
già il cielo ha acceso la sua lanterna migliore
Se un bacio ti do, peccato non sarà
Colpevole è la notte, che incita ad amare
Mi tenta l’amore, avvicinati, ora
che il credo di un sogno ci redimerà
Corri, corri barcarola, per un fiume d’illusione
che nel canto delle onde
sorgerà la mia confessione……
Sono una stella nel mare
che oggi arresta il suo moto
per affondare nei tuoi occhi.
E nel sortilegio
delle tue labbra così rosse,
Per arrivare alla tua anima
il mio destino io darò.
Sono una stella nel mare
che oggi si perde nell’azzardo
senza amore né fortuna.
E negli abissi
di questa notte di luna,
voglio solo vivere,
inginocchiato ai tuoi piedi,
per amarti e morire
Avvicinati a me
e sentirai il mio cuore
battere felice
come uno orologio stregato.
La mia voce ti dirà
parole di miele
che faranno accendere
il fuoco nel tuo petto
Il canto del mare
ripete nel suo rumore
che notte di luna
che notte di amore.
Felice è colui
che può dire,
io ho un amore
che dolce è vivere.
Corri, corri barcarola,
che la luna si è nascosta.
Sono una stella nel mare
che oggi arresta il suo andare
per affondare nei tuoi occhi.
E nel sortilegio
delle tue labbra rosso fuoco,
per arrivare alla tua anima
il mio destino io darò.
Sono una stella nel mare
che oggi si perde nell’azzardo
senza amore né fortuna.
E negli abissi
di questa notte di luna,
voglio solo vivere,
inginocchiato ai tuoi piedi,
per amarti e morir