Oggi voglio parlarvi dei DJ di tango…
Questo articolo è principalmente indirizzato all’allievo di tango che si avvicina al mondo della milonga e vede nel T-DJ colui che conosce la musica e la porta ai ballerini.
A seguito della nascita di molte milongas… Vedo crescere nel “sottobosco” del tango molti T-DJ o meglio “musicalizadores” letteralmente (coloro che mettono musica nella milonga).
Li vedo nascere e crescere come funghi, alcuni “buoni”, altri “non buoni” ed altri ancora “Tossici o Velenosi”..!
Certi T-DJ che attualmente sono “non buoni”, con il tempo potrebbero maturare e diventare anche “buoni” quindi osservo il loro sviluppo senza critica, perché tutti siamo partiti da zero o quasi.
I DJ “Tossici o Velenosi” sono quelli che non studiano e non ricercano… sono fermi nella loro idea contorta di tango e vogliono farsi vedere “saputelli” quando forse hanno appena scoperto “due cose”.
Il DJ deve essere molto umile, perché non potrà mai conoscere il mondo musicale del tango in quanto, è talmente vasto che non basterebbero 100 vite per capirne la profondità…
Premetto che un DJ “buono” avrà le seguenti caratteristiche:
- Umiltà
- la ricerca (dischi, libri, interviste, aneddoti ecc…)
- lo studio (studio della storia dell’orchestra, del poeta e del cantante)
- l’ascolto assiduo (ascoltare molto in base alle epoche del tango)
- la scelta del brano da proporre in milonga in base
- al livello della pista,
- al proprio gusto stilistico
- Il T-DJ ha un compito educativo per i ballerini
Fatte queste importanti premesse per il “Musicalizador” vediamo come distinguerne uno “buono” da uno “non buono” o “Tossico/Velenoso”…
quali sono i criteri per valutare un T-DJ:
- Il DJ deve sempre osservare la pista ed adattarsi al livello dei ballerini
- Non deve alzare inutilmente il volume tipo discoteca anni ’90 la musica di tango è una cosa delicata e la milonga è un luogo dove poter anche socializzare.
- Il DJ dovrebbe come prima cosa ascoltare in pista come si sente la musica, bilanciando i livelli (alti, medi e bassi) in modo da non far distorcere l’impianto o non recare fastidio agli utenti.
- Se la pista è basica metterà prevalentemente brani conosciuti, semplici da ballare, ritmati e di facile comprensione
- Se la pista è di livello alto potranno esserci sperimentazioni oltre ai grandi classici
- In ogni caso le cose vanno bilanciate ed è proprio questa la maestria del DJ
- Un bravo DJ non utilizza una playlist ma si distingue per scegliere in base al momento della pista il giusto brano
- Molti scaricano la playlist da youtube o spoty .. questo va bene per una pratica o una lezione ma non per una milonga
- Mantiene la scelta stilistica dell’orchestra con cui ha iniziato la “tanda” (sequenza di 4 tanghi o valz) o (sequenza di 3 milongas) dello stesso autore e periodo storico oppure anche diverse orchestre ma stessa orchestrazione…
- Può anche cambiare tipo d’orchestra ma nel rispetto “dell’orchestrazione” (stile musicale)
- Direi “non buono” o “tossico” un T-DJ che mette Pugliese + Tanturi (Orchestre dallo stile molto diverso)
- Dopo una “tanda” di milonga non potrete trovarvi tanghi molto ritmati e rapidi..
- Il DJ deve prestare attenzione a non fare “affaticare” la pista e quindi svuotarla.. dopo milonga arriveranno tanghi morbidi
- Se ascoltate tango da Youtube scoprirete che l’ottanta percento dei DJ non fanno neanche lo sforzo di modificare i brani che scaricano e per esempio vi troverete la “tanda del giorno di youtube” proposta tale e quale nella stessa sequenza di youtube.. (esempio… Tanda Fulvio Salamanca / Armando Guerrico:
- Adiós, corazón (1957)
- Yo tengo un pecado nuevo (1958)
- Quereme corazón
- Todo es amor (1957)
- La sequenza sopra proposta come esempio è meravigliosa e non è sbagliata da proporre ma da qui si capisce se il DJ ha studiato e riarrangiato la sequenza in base al suo gusto o se vi “propina” una tanda pari pari da youtube che potreste farvi anche voi…
Due parole le spendo sul mio grande maestro di “musica e cultura tanguera” Felix Picherna con il quale ho vissuto molte serate di milonga e non solo… durante i giorni trascorsi insieme ho potuto apprendere qualcosa in più del tango… ma soprattutto trovare la motivazione per l’ascolto, lo studio, la ricerca continua…
(1) Felix Picherna, è stato il più grande DJ di tango di tutti i tempi, con i suoi dischi prima e le sue cassette poi, ha fatto ballare migliaia di ballerini. Nella sua carriera ha incontrato i più grandi interpreti del tango: Miguel Calò, Roberto Firpo, Francisco Canaro, Julio Decaro, Anibal Troilo, Carlos Di Sarli, Tita Merello, Juan Carlos Copes, Maria Nieves.
Ha lavorato nelle più tradizionali milongas di Buenos Aires: Salon Pavadita, Club Almagro, Confiteria Ideal, Saavedra, Pinocho e Sunderland. considerato un autentico ambasciatore della cultura argentina, è stato investito dalla Academia Nacional del Tango di Buenos Aires col titolo di ‘Custode delle arti del tango’.
Vorrei fare due parole e presentare di volta in volta alcuni DJ che ho conosciuto personalmente e che riconosco come veramente validi come DJ di Tango, perché è giusto che chi è appena arrivata capisca chi ha una storia alle spalle e chi no..!
Non che chi studia non sia da me apprezzato ma bisogna distinguere chi ha fatto nascere il tango da chi è nato da pochi “mesi” e pretende di avere una cultura musicale del tango mettendo delle “playlist”.
Nessuno è nato maestro e tutti devono camminare per arrivare in cima alla montagna.
Giovanni Bovolenta
Bravo!!!